Il testamento pubblico è la forma di testamento in cui il testatore dichiara le sue volontà alla presenza del notaio, che le trascrive in un atto, e alla presenza di due testimoni.

I vantaggi del testamento pubblico

è l’unica forma di testamento realmente inoppugnabile: essendo redatto in linguaggio giuridico dal notaio non lascia dubbi interpretativi sulle volontà espresse o sulle condizioni psicologiche del testatore.

Inoltre è certo che il testamento non andrà perso: il notaio provvederà ad inviare all’archivio notarile copia del testamento in busta chiusa con ceralacca e sigillo.

I possibili svantaggi

Una volta venuto a conoscenza della morte del testore il notaio deve provvedere a comunicare l’esistenza del testamento agli eredi, ciò presuppone che il professionista sia informato di tale dipartita prima che, contrariamente alle volontà del testatore, parta la successione legittima.

In secondo luogo è giusto tenere a mente che i due testimoni potrebbero non mantenere il segreto sulle disposizioni testamentarie, per tanto nella scelta di tali figure è bene rivolgersi a persone non coinvolte nella vita del testatore.

I diritti dei legittimari

Nell’ambito della disposizione delle proprie volontà bisogna tenere a mente i propri eredi legittimi: è possibile che se esclusi dal testamento essi possano intentare un’azione di riduzione per rendere inefficaci le disposizioni testamentarie, anche se contenute in un testamento pubblico

Perché confrontarsi con il proprio consulente patrimoniale

Il consulente è colui che gestisce il patrimonio e i progetti di vita della persona e spesso questo rapporto si protrae per decenni, quindi facilmente nel tempo, sarà entrato in contatto con tutte le informazioni chiave sulla vita familiare e patrimoniale del proprio cliente. Per questo motivo un contatto con un consulente ancor prima di decidere di lasciare le proprie volontà, può essere costruttivo per capire la destinazione concreta dei propri averi